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DON CHISCIOTTE NEL TEMPO E NELLO SPAZIO

Quando Cervantes pubblicò la prima parte del Don Chisciotte voleva denunciare il materialismo e la mancanza di ideali che stavano dilagando al suo tempo, era il 1605. Cervantes fa’ dell’amara ironia parlando di un uomo che leggendo con reiterazione romanzi cavallereschi e ammirando la forza e la rettitudine morale ma sopratutto l’idealismo dei cavalieri, valori che erano completamente scomparsi, decide di improvvisarsi tale e scappando dal suo villaggio convince Sancho Panza a fargli da scudiere e così vengono coinvolti in molte avventure, tra le quali la famosa “battaglia contro i mulini a vento”. Sancho Panza all’interno del romanzo rappresenta il materialismo; infatti, mentre Don Chisciotte non ha nemmeno bisogno di mangiare e/o di bere, perché mosso da motivazioni ed idealismo, Sancho non può farne almeno.

Nel 2000 il cantautore Francesco Guccini pubblicò l’album “Stagioni”, uno dei suoi ultimi capolavori, al cui interno troviamo la canzone “Don Chisciotte”,nella quale Guccini analizza la realtà che ci circonda dando dei veri e propri precetti morali basandosi sull’opera di Cervantes, comunicando il seguente monito: “avere degli ideali è sempre meglio che non averli”, anche se si può apparire ingenui bisogna comunque lottare contro le ingiustizie della vita, sopratutto nella nostra epoca, dove citando Guccini: “regna il capitale oggi più spietatamente”. Inoltre per il cantautore avere degli ideali che riescano a sconfiggere la pigrizia e la paura è fondamentale, perché senza di questi la vita perderebbe di significato e anche la voglia di vivere si affievolirebbe. Guccini si rifà a Cervantes proprio perché vuol far comprendere come l’uomo dai tempi dello scrittore non sia affatto migliorato,ma anzi peggiorato.


Andrea Guaccio, IV G

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