“Sogno un mondo che finisca degnamente, che esploda, non che si spenga lentamente.”
Un programma tv, ormai in onda da dodici anni, che come fine ha quello di scoprire nuovi talenti vocali e lanciarli sul mercato discografico.
Molti cantanti sono saliti sul palco di X Factor con una speranza e ne sono usciti vincitori. Alcuni di loro ancora oggi girano tra le radio italiane: Marco Mengoni, Francesca Michielin, Lorenzo Fragola e tanti altri.
Giovedì 13 dicembre, Anastasio ha ricevuto il premio dell’edizione 2018.
Il nuovo campione si è presentato alle audizioni con un inedito, che ha lasciato estasiati tutti gli ascoltatori e che adesso ha raggiunto 2,1 milioni di visualizzazioni su YouTube e 8,3 milioni di ascolti su Spotify.
“La fine del mondo”, questo è il suo titolo, ed ha raggiunto tali consensi nella critica da essere addirittura paragonata a “La Ginestra” o comunque da poter essere adoperata per insegnare Leopardi nelle scuole.
Il testo di Anastasio esprime la totale avversione verso l’ordinario, la consapevolezza amara dell’ineluttabilità del nostro destino espresse aggravatesi immagini potenti, la commistione tra sacro e profano, sublimati nel sogno della fine del mondo:
Io sogno i led dei riflettori alla Cappella Sistina/ Sogno un impianto con bassi pazzeschi/ Sogno una folla che salta all'unisono/ Fino a spaccare i marmi/ Fino a crepare gli affreschi/ Sogno il giudizio universale sgretolarsi e cadere in coriandoli/ Sopra una folla danzante di vandali, li vedo a rallenty/ Miliardi di vite, mentre guido il meteorite sto puntando lì. Lo stesso malessere esistenziale caratterizza l’opera di Leopardi, la potenza distruttiva del Vesuvio, simbolo della fine inesorabile alla quale si contrappone la ginestra, che, invece, rappresenta il coraggio e della resistenza estrema rispetto alla forza della Natura matrigna.
Le affinità stanno nel senso di odio e risentimento verso la propria generazioni del «secolo sciocco e superbo».
Sveva Stravino III B