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Vivere su Marte: realtà o utopia?

  • giornalinoliceoumb
  • 1 mar 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

Dall’utopia alla possibilità: una strada ancora tutta da percorrere.


Se un giorno tu avessi la possibilità, andresti su Marte?

Dal 1994 la Nasa ha dato inizio al “Programma di Esplorazione di Marte” (MEP) per esplorare il pianeta rosso ed avere un continuo flusso di informazioni scientifiche e scoperte con un’attenta serie di orbite robotiche, atterraggi e laboratori mobili connessi tra loro da una rete di comunicazione tra i due pianeti.

Dalla nascita del MEP la Nasa ha fatto passi da gigante, con l’atterraggio dell’InSight su Marte il 26 novembre 2018 per investigare sulla struttura interna del pianeta e ricavare indizi sulle fasi più remote della formazione dei pianeti terrestri in quella più ampia del sistema solare. Il prossimo obiettivo, con la missione del 2020, è testare una nuova tecnologia per la generazione dell’ossigeno dal diossido di carbonio che compone gran parte dell’atmosfera di Marte per poter permettere anche a noi uomini di raggiungere il pianeta.

Tutti abbiamo sognato almeno una volta di andare a vivere su un altro pianeta, ma perché proprio su Marte? Quali sono le differenze e le similitudini con la Terra che rendono impossibile la vita?

Di una cosa siamo certi: Marte è il pianeta più accessibile del nostro sistema ed esplorarlo ci fornirà l’opportunità di trovare possibili risposte alle domande sull’origine e sull’evoluzione della vita e potrà, un giorno, diventare una destinazione per la sopravvivenza umana. Bisogna anche considerare che l’acqua è presente su Marte allo stato solido, sotto forma di ghiaccio.

Il programma di esplorazione di Marte da parte della Nasa è basato sulla scienza, sullo studio del pianeta attraverso la tecnologia come un sistema planetario con lo scopo di capire:

-la formazione e la prima evoluzione di Marte come pianeta;

- la storia dei processi geologici e climatici che hanno portato alla formazione di Marte con il tempo;

-il potenziale di Marte per ospitare la vita (il suo “potenziale biologico”).

La Nasa in questa sua missione non è sola: anche compagnie private come SpaceX collaborano per portare avanti il viaggio spaziale e renderlo più economico e eco-sostenibile.

E chissà, forse un giorno andremo in vacanza su Marte come utopisticamente sognano gli scienziati.


Marta Brignone, IV C

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