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Gli allevatori creano dei "mostri" al fine di vendere piú pellicce. E nessuno ne parla.

Quante volte sentiamo parlare di episodi di violenze inaudite contro gli esseri umani? Notizie come queste, per i giornali e i telegiornali, sono all’ordine del giorno. Purtroppo, però, nessuno vuol essere portavoce delle continue barbariche violenze di cui sono vittime gli animali. Ma adesso è arrivata l’ora di dare voce anche a loro.

Ultimo scandalo che vede un animale vittima di profondi abusi da parte dell’uomo: in Finlandia, in seguito ad un’indagine messa in atto dall’associazione finlandese per la protezione degli animali Oikeutta eläimille, sono state pubblicate alcune immagini scioccanti delle terribili condizioni delle Volpi Artiche in una delle 900 fabbriche di pelliccia del paese. Ma gli animali nelle foto non sembrano affatto delle volpi: assomigliano a dei "mostri", come vengono definite da alcuni portavoce dell’associazione finlandese per la salvaguardia degli animali.

Queste volpi, infatti, pesano in media tra il 19 e i 24 kg, quando normalmente una volpe adulta ne dovrebbe pesare tra i 3.5 e i 4 kg. I poveri animali vengono iper nutriti, in modo da aumentarne le dimensioni, e di conseguenza la pelliccia, e il loro eccessivo peso gli rende difficile addirittura muoversi. Le sfortunate volpi, rinchiuse in minuscole gabbie di ferro, possono restare in queste condizioni dagli 1 ai 4 anni, a seconda del bisogno o meno di animali per l’accoppiamento. Un portavoce dell’associazione Oikeutta eläimille ci spiega i problemi di salute causati da quest’eccessiva quantità di pelo:

"Il primo problema lo riscontriamo nelle zampe delle volpi: non essendo fatte per sopportare tutto questo peso, le loro gambe si deformano, creandogli difficoltà nei movimenti; insomma, hanno gli stessi problemi delle persone obese."

Oltre ai problemi di salute causati dall’accoppiamento selettivo, gli animali soffrono anche di problemi psicologici, causati dalla prigionia in minuscole gabbie. La Humane Society International racconta:

"Rinchiuse in gabbie di ferro piccolissime, le volpi hanno dato prova di comportamenti comuni, come arrampicarsi sulle pareti della gabbia e ripetizione di un movimento circolatorio della testa. Molti di questi animali praticano anche l’automutilazione, mordendosi o succhiandosi la coda e altre parti del corpo."

E come se non bastasse, quando arriva il momento di essere uccisi per la loro pelliccia, vengono utilizzati dei metodi inumani, proprio come è inumano e assolutamente inutile uccidere un animale per la sua pelliccia. I metodi barbarici usati per uccidere queste volpi sono l’uso di gas e l’elettroshock, terribilmente dolorosi per il povero animale, ma che lasciano il pelo intatto.

Le volpi dell’azienda presa in analisi dall’associazione finlandese, erano destinate ad essere vendute a Sara Furs, una grande marca che fornisce di pellicce grandi firme quali Louis Vuitton, Gucci e Michael Kors.

Tutto questo è davvero vergognoso, ma il nucleo del problema è che continua ad essere legale la pratica dell’uccidere un animale per la propria pelliccia. Che fare quindi? Sicuramente evitare di comprare una pelliccia, quando, al giorno d’oggi, esistono infiniti materiali alternativi, altrettanto validi per riscaldarsi. Un’altra azione che contribuirebbe ad abolire questa assurda pratica sarebbe quella di evitare di dare soldi a queste marche che autorizzano e supportano una tale barbarie.

Quindi, dovremmo tutti aprire i nostri occhi alle diverse problematiche che non riguardano solo noi, ma i tanti esseri viventi che, come l’uomo, abitano il nostro pianeta, e hanno il diritto di essere lasciati vivere in pace.


Fiammetta Ducceschi III F

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