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Offese sul Web contro Greta Thunberg

Greta Thunberg, la giovane attivista ambientalista svedese, è stata pesantemente insultata sul Web da personaggi appartenenti, in prevalenza, allo schieramento sovranista, da Rita Pavone a Giuliano Ferrara.


Ah, sì, il fantastico mondo del Web, dove è lecito dire tutto quello che passa per la testa, dalle semplici critiche agli insulti più pesanti. È quello che è accaduto a Greta Thunberg, umiliata non solo per la sua causa, ma addirittura per il suo aspetto fisico!

Ad aprire le danze è stata Rita Pavone con un “simpaticissimo” tweet: “Quella ‘bimba’ con le treccine che lotta per il cambio climatico, non so perché ma mi mette a disagio. Sembra un personaggio da film horror…” . La Pavone si è in seguito scusata dicendo: “Ho fatto una gaffe enorme perché non sapevo che avesse la sindrome di Asperger.” Insomma, una scusa molto convincente, come se fosse stato giusto insultarla se non avesse avuto tale malattia.

Giuliano Ferrara, sempre su Twitter, ha scritto: “Detesto la figura idolatrica di Greta, aborro le sue treccine e il mondo falso e bugiardo che le si intreccia intorno.”

E infine, con una brutalità sconcertante, la giornalista Maria Giovanna Maglie, su Radio Uno, ha detto: “Adesso non si può dire più niente di male su di Greta perché ha la sindrome di… come si dice? Il politically correct e anche il buonsenso mi vietano a questo punto di dire quello che avrei detto se fosse stata sana. Che l’avrei messa sotto con la macchina.”

Tutto ciò è vergognoso. Come possono degli uomini e delle donne adulti e formati lasciarsi andare a tanta violenza verbale, per di più nei confronti di una ragazzina di sedici anni? Si parla tanto di maleducazione e di mancanza di rispetto da parte dei giovani, ma il primo cattivo esempio viene proprio dagli adulti, dalla generazione precedente. Se ci sono dunque dei problemi nelle nuove generazioni, le cause vanno proprio ricercate in quelle che le hanno precedute, che oggi danno il peggio di loro sul Web e nel dibattito politico. Quest’ultimo si è ridotto a guerra verbale, a mero insulto. Chi la pensa diversamente non è più un semplice avversario con cui discutere, ma un vero e proprio nemico, da infamare e distruggere, e questo si verifica da entrambe le parti politiche. La politica non è insulto, è presentare degli argomenti, e l’avversario è semplicemente qualcuno che la pensa diversamente. Si può non essere d’accordo e si possono confutare le sue tesi, ma, prima di tutto, ci deve essere il rispetto per la persona.

Inoltre, ritornando a Greta Thunberg, noto tanta ostilità nei suoi confronti da parte soprattutto delle forze sovraniste, e non riesco davvero a comprenderne il motivo. Cosa c’entra la difesa ambientale con il dibattito globalisti-sovranisti? La difesa dell’ambiente è un tema che non dovrebbe avere colori politici, perché riguarda tutti noi, il nostro pianeta! O forse i sovranisti vogliono la fine del pianeta Terra, e dunque anche delle loro adorate patrie e nazioni? Certo, è lecito criticare l’ambientalismo quando questo sfocia in puro fanatismo ideologico, ma non è lecito dire immani stupidaggini e diffondere fake news (es.: “Il cambiamento climatico è una bufala”), come fa, per esempio, il presidente degli USA Donald Trump, sicuramente un profondo conoscitore della scienza e dell’ambiente.


Francesco Caputi, IV C

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