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L’esempio di Giancarlo Siani per un adolescente di dodici anni.

  • giornalinoliceoumb
  • 1 dic 2018
  • Tempo di lettura: 3 min

"Un ragazzo normale" di Lorenzo Marone.


“Un ragazzo normale” è un romanzo scritto da Lorenzo Marone. Personaggio principale è Mimì, un ragazzino di dodici anni che abita a Napoli, porta gli occhiali e chiacchiera molto, ma ha un lessico e gusti molto particolari quasi da nerd. E’ un patito di fumetti, di astronauti, di Karate Kid, di supereroi e dei loro poteri. Abita in un appartamento molto piccolo del Vomero e suo padre lavora come portiere. Passa le giornate per lo più per strada con il suo migliore amico Sasà e spesso anche a casa con i genitori, la sorella ed i nonni. Ma c’è un’altra figura importante della vita di Mimì: è Giancarlo. Un ragazzo semplice, che abita nel suo palazzo, ma che è anche un giornalista precario che scrive per Il Mattino. Tutto ciò che possiede sono carta e penna, la sua Mehari verde e una passione smisurata per la sua professione. E’ Giancarlo Siani, il giornalista ucciso dalla camorra il 23 settembre del 1985, poiché aveva scoperto fin troppi segreti di quell’organizzazione criminale e non si era fatto scrupoli a raccontare nei suoi articoli. Siani è un personaggio-chiave, ma non è il protagonista del romanzo. Lorenzo Marone afferma che il suo non è un libro che mira a descrivere gli ultimi momenti di vita di Giancarlo “che ha fatto la storia senza saperlo e senza volerlo”, bensì è un racconto con Giancarlo, una delle facce buone di Napoli. Negli anni successivi alla morte del suo amico, Mimì si trova davanti ad una svolta di vita. Dopo aver conseguito una laurea in psicologia, a Roma troverà l’amore che lo aiuterà a staccarsi da quell’amara realtà che lo circondava per le strade di Napoli. Per lui comincerà una nuova quotidianità. Anche se, nei suoi ricordi, riecheggeranno, scolpite nella memoria, le parole della nonna: “Non esistono eroi al mondo, solo persone che ogni tanto fanno una bella azione, la cosa giusta, e poi tornano a essere uno qualunque”. Ma Mimì adulto saprà difendere con convinzione l’idea che Giancarlo non è mai tornato ad essere un uomo qualunque. Marone ricorda Giancarlo come un ragazzo senza peli sulla lingua, in grado con il suo esempio di coinvolgere tantissime persone. Attraverso il progetto “Incontri con l’autore” organizzato dal Preside Carlo Antonelli e dalla docente Carla de Falco, abbiamo avuto l’occasione di incontrare e intervistare Lorenzo Marone nell’Aula Magna dell’Istituto. L’incontro, che ha visto la partecipazione di tutto il triennio del corso B e delle classi II A e III A, IIC, II D, si è subito dimostrato un laboratorio utile per studiare la figura del giornalista Siani e per riaprire un ideale dialogo con noi giovani della città che ha tanto amato. La III e la V B hanno mostrato all’autore dei booktrailer progettati per promuovere il messaggio del suo libro, animati da musiche e foto che tributassero degna memoria a Giancarlo. La IV B ha realizzato un cortometraggio nel quartiere in cui abitava il giornalista, firmandone regia e sceneggiatura. Nelle pause tra le proiezioni dei lavori video, sono state fatte numerose domande a Lorenzo Marone che ci ha spiegato di aver voluto scrivere questo libro affiancando a Giancarlo la figura di un bambino di 12 anni perché aveva sentito forte il bisogno di raccontare il periodo dell’adolescenza, avendo scritto altri due libri in cui aveva affrontato altre stagioni della vita. Ad un certo punto della storia, che ricostruisce nei dettagli la vita a Napoli negli anni ’80, gli è parso naturale inserire nella vicenda uno dei tanti eroi dimenticati di questo nostro, difficile paese. La scelta è caduta così su Giancarlo Siani, un eroe ragazzino.


Giorgia Deuringer, III B

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