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Tutti a scuola

  • giornalinoliceoumb
  • 1 ott 2018
  • Tempo di lettura: 3 min

Cerimonia di apertura dell’anno scolastico 2018-2019. Isola d’Elba, Portoferraio, 17 settembre.


Quest’anno, il 17 settembre a Portoferraio, all’Isola d’Elba, si è tenuta la diciottesima edizione del progetto “Tutti a scuola”. Il nostro liceo ci ha offerto l’occasione di partecipare a questa manifestazione. Arrivati sull’Isola d’Elba, abbiamo assistito alla cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico. Oltre al Liceo Umberto I erano presenti allievi di molte altre scuole provenienti da tutta Italia, dai più piccoli delle elementari ai più grandi delle superiori. La cerimonia è stata trasmessa in diretta televisiva dalla Rai ed è stata condotta alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal Ministro dell’istruzione Marco Bussetti. Il pomeriggio televisivo è stato presentato dagli attori Claudia Gerini e Pino Insinna e ha visto la partecipazione di numerosi personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport, come, tra gli altri, l’attrice Paola Cortellesi e il giovanissimo velocista italiano Filippo Tortu. Tutti gli ospiti sono intervenuti per testimoniare l’importanza della scuola nell’educazione dei giovani italiani e per affermare l’importanza della cultura e della pratica delle discipline sportive nella formazione.

Il Presidente della Repubblica ci ha augurato un buon anno scolastico dicendo che la scuola è un’istituzione importante, perché vi impariamo a costruire il nostro futuro giorno per giorno, consapevoli del passato e attenti al presente. Il Ministro dell’istruzione, invece, ha aggiunto che la scuola è un patrimonio comune, creato da tutti, attraverso cui impariamo a rispettare noi stessi e le persone che ci stanno accanto. La scuola è la nostra alleata: ci permette di connetterci con una comunità e attraverso le cose di cui verremo a conoscenza, ci permetterà di realizzare i nostri sogni. La scuola può fare molto anche per quanto riguarda il cyber bullismo e la fragilità che ai giorni d’oggi si presenta nei giovani, che, aggiunge il Ministro, vanno accompagnati e sostenuti. Ha toccato il tema del bullismo anche l’attrice Paola Cortellesi, che ha recitato il monologo intitolato “mi chiamo Giancarlo Catino e credo nell’amicizia”, che è riuscita a sensibilizzare molti dei presenti sull’argomento del bullismo. Oltre a ciò, Fabrizio Moro ha cantato una delle sue canzoni “Pensa”, dedicata a Rita Borsellino. La canzone tratta di una tematica importantissima: la mafia. Nel testo il cantante sottolinea il fatto che molto spesso il problema della mafia è trascurato ed evitato proprio dall’istituzione che se ne dovrebbe occupare nel particolare, cioè lo Stato. Il Presidente Mattarella, in più, ha omaggiato Fabrizio Frizzi dicendo che è stato per molti anni conduttore entusiasta e sensibile della festa “Tutti a scuola”. Ulteriormente, il Presidente ha ricordato il razzismo di Stato, di come ottant’anni fa avveniva l’espulsione dalla scuola di ragazzi e ragazze ebrei e il licenziamento dei professori di origine ebraica. Molti attori, come Nino Frassica, Carlo Verdone e Antonio Albanese, proiettati in video durante la diretta, ci hanno fatto un discorso di auguri per il nuovo anno. Ad esempio Nino Frassica ci ha esortati ad amare e godere la scuola finché possiamo e ha citato il pittore Pablo Picasso che dice: “Continua a guardare il mondo con gli occhi di un bambino”. Ciò significa che non dobbiamo mai smettere di essere curiosi, di ricercare, di inseguire ciò che più piace, non dobbiamo mai fermarci di fronte alle incognite, dobbiamo porci dubbi e trovare risposte per crearci una nostra cultura e un nostro essere cittadini del mondo. Il Ministro dell’istruzione, inoltre, ci ha detto che un paese che cura la propria istruzione, è un paese rinnovato e al passo con il mondo. Ha anche ricordato le vittime del ponte Morandi a Genova, tra cui c’erano tre bambini, che quest’anno non hanno potuto incominciare la scuola come abbiamo fatto tutti noi. Tutti, ogni giorno, dovremmo riflettere e sentirci fortunati per il solo motivo di avere la possibilità di andare a scuola e di poter consolidare una “nostra” cultura. I nostri insegnati, così come i nostri genitori, ci dovrebbero supportare, stimolare e aiutare continuamente a progettare sogni, e perché no, a raggiungere e completare, un giorno, i nostri obbiettivi. Alla fine della cerimonia il Presidente ha ringraziato tutti noi, che eravamo presenti per dimostrare che la scuola è l’anima del Paese. Ci ha augurato un anno di crescita, colmo di serenità e soddisfazioni. E ha fatto notare che questo è il primo anno in cui nei banchi di scuola, salvo poche eccezioni, saranno seduti solo giovani nati nel nuovo millennio. “E’ un segno importante – dice il Presidente- della vita, della storia e del futuro. Deve farci sentire tutti, nella nostra Italia, ancor più responsabili e ancor più solidali”.


Giorgia Deuringer, III B

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